INFO
SCARICA IL LIBRETTO DELLA STAGIONE 2025/2026
SCHIO TEMPO PRESENTE: “La più grande tragedia dell’umanità” posti disponibili solo per la replica di venerdì 12 dicembre ore 21.00.
ORARI DI APERTURA
Gli uffici e la biglietteria sono aperti dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13, il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18.30 e il sabato mattina dalle 10 alle 12.
Dance Well ricerca e movimento per il Parkinson
Dance Well prosegue tutti i giovedì dalle 17.00 alle 18.00 sul palcoscenico del Teatro Civico. Per partecipare è necessario scrivere una mail a info@teatrocivicoschio.it
A Natale Regala Teatro
Un luogo da amare: un sipario per il Teatro Civico
Teens: il percorso del Teatro Civico dedicato agli spettatori under 14
Campus Company prova aperta al Faber Box il 9 ottobre!
Presentazione stagione "Schio Grande Teatro" 2025/2026
Arrivederci a settembre 2025
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Calendario Eventi
Dicembre
Gennaio
mar13gen21:00Alieni in lagunaAndrea PennacchiTeatro Astra21:00
Informazioni
Teatro Astra ANDREA PENNACCHI Alieni in laguna uno spettacolo di Andrea Pennacchi con Andrea Pennacchi musiche eseguite dal vivo da Giorgio Gobbo (chitarra e voce) e Annamaria Moro (violoncello)
Informazioni
Teatro Astra
ANDREA PENNACCHI
Alieni in laguna
uno spettacolo di Andrea Pennacchi
con Andrea Pennacchi
musiche eseguite dal vivo da Giorgio Gobbo (chitarra e voce) e Annamaria Moro (violoncello)
testi di Andrea Pennacchi
con la collaborazione di Marco Gnaccolini, Marco Segato, Raffaele Pizzatti Sertorelli
musiche di Giorgio Gobbo
suono Christian Reale
una produzione Galapagos Produzioni
in coproduzione con Artesella
con la collaborazione di Orto botanico – Università di Padova
Durata: 1 ora e 30 minuti senza intervallo
Andrea Pennacchi, noto al grande pubblico per le sue apparizioni nel programma tv Propaganda Live di La7, torna ad incontrare gli spettatori di Schio con cui da oltre vent’anni condivide esperienze artistiche, relazioni umane autentiche e valori comuni, accompagnato dal geniale menestrello Giorgio Gobbo e dal violoncello di Annamaria Moro.
Alieni in Laguna è una ballata eco-narrativa sul nostro rapporto con la biodiversità, uno spettacolo musicale epico e ironico che esplora il nostro complesso, squilibrato, a tratti schizofrenico ma imprescindibile legame con le altre specie animali e vegetali del pianeta, invitando il pubblico a riflettere sul concetto stesso di “alieno” e sulla necessità di ridefinire il nostro rapporto con la Natura.
Dall’inaspettato ritorno della fauna nelle città durante il lockdown, partendo da un piccolo giardino condominiale visto come un Eden sporco e contemporaneo, ci si addentra nell’Era della Plasmabilità e dell’Amnesia Ecologica, dove cinghiali, orsi, lupi, granchi blu, lucciole, come spiriti degli antenati che vagano tra i condomini e stirpi di esseri umani da osteria, si confondono in una selva di storie, per riflettere sulle nostre origini e sugli impatti ecologici del nostro vivere. Una narrazione teatrale che fonde realtà e fantasia, storia e biografia, scienza e folklore veneto: “mia nonna, che era un po’ strega, diceva che se gli animali ti entrano nei sogni, vogliono sempre dire qualche cosa”.
Con la sua caratteristica abilità di mescolare comicità e dramma, Pennacchi usa questo suo personale bestiario alieno per toccare temi di grande attualità: le sfide dell’integrazione in una società in rapido cambiamento, la necessità di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente. Il risultato è un affresco vivido e potente, dove il personale si fonde con l’universale, e dove le storie di animali e ecosistemi diventano uno specchio delle nostre sfide umane.
Andrea Pennacchi
Teatrista dal 1993, si è formato come attore seguendo maestri come Eimuntas Nekrosius, Cesar Brie e Laura Curino. Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto con Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Ha recitato per il Teatro Stabile del Veneto con la direzione di Damiano Michieletto, Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso. Per il cinema ha iniziato interpretando la parte di Sandro in Io sono Li di Andrea Segre e per Carlo Mazzacurati ne La sedia della felicità. Per diversi anni è stato il conduttore del laboratorio Campus Company, con cui ha portato in scena gli adolescenti di Schio.
Biglietti
Platea: intero €30,00 | ridotto over 65 €28,00 | ridotto under 35 €25,00
Galleria: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €21,00
Orario
13 Gennaio 2026 21:00
dom25gen21:00Momenti di trascurabile (in)felicitàFRANCESCO PICCOLO, PIFTeatro Astra21:00
Informazioni
Teatro Astra FRANCESCO PICCOLO PIF Momenti di trascurabile (in)felicità di e con Francesco Piccolo e la partecipazione speciale di Pif produzione ITC2000 Per la prima volta a Schio due ospiti d’eccezione:
Informazioni
Teatro Astra
FRANCESCO PICCOLO
PIF
Momenti di trascurabile (in)felicità
di e con Francesco Piccolo
e la partecipazione speciale di Pif
produzione ITC2000
Per la prima volta a Schio due ospiti d’eccezione: lo scrittore Francesco Piccolo e Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, noto al grande pubblico per le sue apparizioni televisive e cinematografiche. I due portano in scena i Momenti di trascurabile (in)felicità, compendio teatrale dei tre celebri volumi dell’autore, trasposti anche al cinema dal regista Daniele Lucchetti in una pellicola che vede Pif come protagonista assoluto.
Lo spettacolo è un’occasione per far parlare i libri attraverso l’inconfondibile voce di chi li ha scritti, un modo per trovare un contatto vivo con i lettori. Un’ora e mezza di irresistibili racconti in bilico fra il reale e il surreale, di riflessioni sui nostri tempi e su tutti quei trascurabili momenti dell’esistenza che ci accomunano e a cui possiamo ripensare con un sorriso, seppur a volte amaro. «Ogni volta che ho letto dei Momenti in pubblico – afferma l’autore – mi sono reso conto che l’adesione totale della mia voce al personaggio che attraversa questi libri è un modo per raccontarli ancora meglio». Ormai è come se Francesco Piccolo li avesse brevettati, questi momenti di cui è fatta la vita: c’è qualcosa nella qualità del suo sguardo che dilata il tempo con leggerezza e vitalità. Il divertimento di vivere ogni istante ormai lo conosciamo bene. E non ci stancheremo mai di ritrovarlo.
Francesco Piccolo
Francesco Piccolo (1964) è scrittore e sceneggiatore. I suoi ultimi libri sono: Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega 2014), L’animale che mi porto dentro, la trilogia dei Momenti trascurabili, La bella confusione. Ha firmato, tra le altre, sceneggiature per Nanni Moretti, Silvio Soldini, Paolo Virzì, Francesca Archibugi, Daniele Luchetti, Marco Bellocchio. Ha sceneggiato le serie tv L’amica geniale e La vita bugiarda degli adulti. Collabora con Repubblica.
Biglietti
Platea: intero €30,00 | ridotto over 65 €28,00 | ridotto under 35 €25,00
Galleria: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €21,00
Orario
25 Gennaio 2026 21:00
ven30gen21:0015:00In fondo al buioGIANCARLO PREVIATI, GIULIA BRIATATeatro Civico21:00 - 15:00
Informazioni
Teatro Civico GIANCARLO PREVIATI, GIULIA BRIATA In fondo al buio Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin drammaturgia e regia Michele Angrisani con Giancarlo Previati
Informazioni
Teatro Civico
GIANCARLO PREVIATI, GIULIA BRIATA
In fondo al buio
Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin
drammaturgia e regia Michele Angrisani
con Giancarlo Previati e Giulia Briata
progetto scenico Antonio Panzuto
luci Paolo Pollo Rodighiero
musiche Sergio Marchesini
fonico Giuseppe Nanni
costumi Gabriele Coletti
assistente alla scenografia Sofia Rampon
assistente alla regia Sara Corsini
foto di scena Serena Pea
spettacolo in collaborazione con il TSV – Teatro Nazionale e vincitore del premio di produzione, selezionato tra le proposte della rassegna “AngolAzioni 2024. Scorci dalla scena padovana”, promossa
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova
Durata: 90 minuti senza intervallo
Una storia che racconta un atroce scambio di persona: si può morire innocenti di mafia, in Veneto.
Domenica 3 maggio 1992. Padova, quartiere Guizza. Due ragazzi, poco più che ventenni: Matteo Toffanin e Cristina Marcadella tornano da una giornata al mare. In via Tassoni, però, ad attenderli c’era il buio. Il buio della violenza mafiosa che costa la vita a Matteo, a soli 23 anni. Stessa macchina, stesso modello, stesso colore, una targa molto simile. Una Mercedes bianca per trascorrere quella giornata al mare, prestata da Luigi, lo zio di Matteo.
La stessa notte, trent’anni dopo. Ci sono due solitudini sul palco. Ci sono Cristina e Luigi a rivivere il lungo percorso di dolore da quella domenica di maggio. Ciascuno nel luogo più adatto per vedere cosa c’è, davvero, in fondo al buio. La cristallizzazione del dolore e il coraggio della solitudine. Cristina e Luigi dialogano senza parlarsi in un continuo scambio di parole ed emozioni che dura lo spazio di una notte.
La drammaturgia e la messa in scena, a partire da un lavoro di ricerca su documenti giudiziari e interviste orali, rappresentano i fatti accaduti, prima e dopo il buio. Una storia che parla a tutti noi, perché tutti noi potevamo e possiamo essere loro.
Michele Angrisani
Ha scritto e diretto cortometraggi di fiction e documentari di inchiesta sociale, arte e storia. Tra i suoi lavori Maledettamente Nordest con la partecipazione dello scrittore Massimo Carlotto; È andata così sulla storia della ex Saimp, fabbrica simbolo della storia industriale di Padova; L’intruglio dedicato al pittore Renzo Bussotti; Il castello imprigionato sull’ex carcere padovano di Piazza Castello. Ha collaborato con Carlo Mazzacurati e nel 2014 è stato regista e autore della drammaturgia dello spettacolo Statale, liberamente ispirato al romanzo Il ponte di Vitaliano Trevisan. Fa parte di LabOr (Laboratorio di Storia Orale) dell’Università di Padova con cui si occupa di progetti di ricerca nazionali ed internazionali.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Unico €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Unico €12
Orario
30 Gennaio 2026 21:00 - 15:00
Febbraio
Informazioni
Teatro Civico TEATRO DELL’ELFO FERDINANDO BRUNI E FRANCESCO FRONGIA Amadeus di Peter Shaffer uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia traduzione Ferdinando Bruni costumi Antonio Marras con Ferdinando Bruni
Informazioni
Teatro Civico
TEATRO DELL’ELFO
FERDINANDO BRUNI E FRANCESCO FRONGIA
Amadeus di Peter Shaffer
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
traduzione Ferdinando Bruni
costumi Antonio Marras
con Ferdinando Bruni Antonio Salieri, Daniele Fedeli Wolfgang Amadeus Mozart, Valeria Andreanò Costanze Weber, moglie di Mozart, Riccardo Buffonini Venticello, procuratore di informazioni e pettegolezzi, Matteo de Mojana Barone Gotrfried Van Swieten, prefetto della Biblioteca Imperiale, Alessandro Lussiana Venticello, procuratore di informazioni e pettegolezzi, Ginestra Paladino Contessa Johanna Kilian Von Strack / Katharina Cavalieri, cantante, Umberto Petranca Giuseppe II, Imperatore d’Austria, Luca Toracca Conte Franz Orsini-Rosenberg, direttore dell’Opera Imperiale
luci Michele Ceglia
suono Gianfranco Turco
assistenti ai costumi Elena Rossi
assistenente alle scene Marina Conti
assistente alla regia Giorgia Bolognani
produzione Teatro dell’Elfo
con il contributo di NEXT Laboratorio delle idee per la Produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo
si ringrazia Corti Giuseppe Tessiture Jacquard e Gianni Gallucci
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd
per gentile concessione di Macnaughton Lord Representation
Durata: 2 ore e 30 minuti con intervallo
Dagli anni Settanta il Teatro dell’Elfo segna la storia della scena distinguendosi per una combinazione audace di sperimentazione e impegno civile. Il pubblico di Schio che, nel 2013, ha accolto con entusiasmo The History Boys ora potrà godere della nuova produzione.
In Amadeus, il drammaturgo britannico Peter Shaffer costruisce il suo dramma attorno a una leggenda suggestiva: l’invidioso e affermato compositore Antonio Salieri avrebbe avvelenato il geniale Mozart. La pièce, presentata nel 1979, ottenne immediatamente grande successo e numerosi riconoscimenti. A consacrarne la fama internazionale fu però la celebre pellicola di Miloš Forman del 1984 (otto premi Oscar). In questo allestimento Ferdinando Bruni è Salieri che come un deus ex-machina evoca i personaggi della ‘sua’ storia. Accanto a lui Daniele Fedeli, nel ruolo del giovane irriverente e sboccato Mozart. La regia esalta la forza del testo, imprimendogli l’andamento di un capriccio allucinato e sontuoso, un sogno che assume i contorni perturbanti di un incubo. Con quest’opera l’autore inventa un apologo sull’invidia con un capovolgimento finale: è ovvio che Salieri, mediocre anche nella cattiveria, non ha avvelenato Mozart, ma farà qualsiasi cosa perché tutti lo credano, in modo che il suo nome possa essere legato in eterno a quello del salisburghese e che questo delitto non commesso gli conceda l’immortalità.
Teatro dell’Elfo
Dal 1973 la compagnia del Teatro dell’Elfo prosegue il suo cammino rinnovandosi di continuo, senza dimenticare le proprie radici. Propone al pubblico la ricerca sulla drammaturgia contemporanea e la rilettura dei grandi classici. Corinna Agustoni, Ferdinando Bruni, Cristina Crippa, Elio De Capitani, Ida Marinelli e Luca Toracca, che avevano fondato la compagnia insieme a Gabriele Salvatores, hanno accolto lungo il loro cammino Elena Russo Arman e Francesco Frongia. Oggi questo gruppo è un unicum nel teatro italiano: continua ad aggregare e accogliere giovani attori e registi, a dare casa e supporto agli artisti indipendenti.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: intero €25,00 | ridotto over 65 €23,00 | ridotto under 35 €17,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: intero €21,00 | ridotto over 65 €19,00 | ridotto under 35 €13,00
Orario
10 Febbraio 2026 20:00
Informazioni
Teatro Civico FUORI ABBONAMENTO GIOBBE COVATTA DANILO ROSSI STEFANO NANNI Polimero, un burattino di plastica Testi e voce recitante Giobbe Covatta Viola solista Danilo Rossi Musiche originali e direttore
Informazioni
Teatro Civico
FUORI ABBONAMENTO
GIOBBE COVATTA
DANILO ROSSI
STEFANO NANNI
Polimero, un burattino di plastica
Testi e voce recitante Giobbe Covatta
Viola solista Danilo Rossi
Musiche originali e direttore d’orchestra Stefano Nanni
Archi e percussioni Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
Con la collaborazione del Coro Giovanile Citta di Schio
Durata: 1 ora senza intervallo
Una storia per adulti e bambini accompagnata dalla delicata musica degli archi e dall’energia di Giobbe Covatta in un pomeriggio fantastico al Teatro Civico. In scena una favola musicale ed ecologista che rivisita in chiave attuale l’avventura di Pinocchio: il burattino diventa così un bambolotto di plastica che finisce in un sacco dentro alla pancia della balena e Mangiafuoco è invece un grande inceneritore.
Un appuntamento speciale fuori abbonamento con una favola musicale che unisce l’ironia di Giobbe Covatta al genio compositivo di Stefano Nanni, attraverso il suono unico della viola di Danilo Rossi e la maestria dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. L’appuntamento è realizzato grazie al prezioso sostegno del gruppo di aziende Imprese e Cultura.
Se il più famoso Pinocchio tentava di migliorare le proprie condizioni di vita e le condizioni di vita di chi gli stava accanto, al punto di chiedere alla fatina di diventare un bambino vero in modo da poter stare vicino a Geppetto, il nostro Polimero invece chiederà alla fatina di diventare un bambolotto biodegradabile, per cercare di evitare di contribuire all’inquinamento e alla distruzione del nostro pianeta.
Giobbe Covatta è comico, attore, scrittore, commediografo e attivista. Nel 1990 conquista il pubblico del Maurizio Costanzo Show con la sua comicità. Nel 1994, con la collaborazione di Greenpeace, ha realizzato lo spettacolo Aria Condizionata sulla salvaguardia delle balene. Ottiene ampio successo di pubblico sia in televisione (L’ottavo nano, Mai dire Gol, Zelig) che in teatro e con i suoi libri (Dio li fa e poi li accoppa, La Divina Commediola, Parola di Giobbe). È anche un ambasciatore di AMREF e testimonial di Save the Children.
Giobbe Covatta
Biglietti
Platea e palchi I ordine: adulti over 18 €14,00 | ridotto under 18 €8,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: adulti over 18 €12,00 | ridotto under 18 €7,00
Carnet
Platea e palchi I ordine: 2 adulti + 1 under 18 €30,00 – 2 adulti + 2 under 18 €38,00
Galleria, palchi II ordine e loggione: 2 adulti + 1 under 18 €25,00 – 2 adulti + 2 under 18 €32,00
Orario
22 Febbraio 2026 17:00
Marzo
ven06mar21:00Solo quando lavoro sono feliceLorenzo Maragoni e Niccolò FettarappaTeatro Civico21:00
Informazioni
Teatro Civico LORENZO MARAGONI E NICCOLÒ FETTARAPPA Solo quando lavoro sono felice di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t produzione La Corte Ospitale con
Informazioni
Teatro Civico
LORENZO MARAGONI E
NICCOLÒ FETTARAPPA
Solo quando lavoro sono felice
di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa
residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t
produzione La Corte Ospitale
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, Ferrara Off APS
menzione speciale Forever Young 2021/2022 – La Corte Ospitale
Durata: 60 minuti senza intervallo
Un altro tema urgente del contemporaneo: il rapporto tra lavoro e felicità, affrontato con un linguaggio transgenerazionale da Maragoni e Fettarappa in qualità di scrittori e interpreti. Con la lucidità drammaturgica e performativa che li contraddistingue si interrogano sul ruolo che ha il lavoro nelle nostre vite. È una parte della vita o è la nostra vita stessa? Quanto ci definisce il lavoro? Chi siamo fuori dal lavoro? Quanto riesci a resistere in una conversazione prima di chiedere all’altra persona “E tu nella vita che fai?”. I confini tra lavoro e vita sono sfumati: il nostro sé è definito in buona parte dal lavoro che facciamo. E quello che facciamo, lo facciamo sempre, siamo operativi tutto il giorno, tutti i giorni. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere.
In scena, Niccolò e Lorenzo parlano dei loro rispettivi capi: Niccolò e Lorenzo. Ma in scena ci sono anche i rispettivi capi di Niccolò e Lorenzo: Niccolò e Lorenzo, che parlano di Niccolò e Lorenzo. Una conversazione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi con se stessi, sulla disperazione.
Due giovani autori e interpreti hanno deciso di entrare nel dibattito in scivolata, con il tempismo dei comici in ascolto della realtà e con la forza deflagrante di una libertà compositiva difficilmente etichettabile.
Andrea Pocosgnich, Teatro e Critica
Niccolò Fettarappa
(1996) è un autore, attore e velociraptor italiano. Si laurea in Filosofia ed esordisce a teatro con Apocalisse Tascabile, di cui è autore, regista e interprete.
La Sparanoia. Atto unico è il suo secondo lavoro, di cui è autore e interprete. Non viaggerà mai in classe business.
Lorenzo Maragoni
(1984) attore, regista, autore e poeta. Dopo il dottorato di ricerca in Statistica, si dedica al teatro. Dal 2018 è attivo nel circuito del poetry slam italiano, di cui è campione mondiale. Ha una probabile dipendenza dagli scacchi online.
Assieme hanno pubblicato nel 2025 per edizioni Tlon Showpero, un’esilarante e amara performance teatrale travestita da saggio, un atto di dissacrazione travestito da manifesto.
Biglietti
Platea e palchi I ordine: Unico €14
Galleria, palchi II ordine e loggione: Unico €12
Orario
6 Marzo 2026 21:00
dom22mar17:0018:00Cuor di coniglioTeatro Civico17:00 - 18:00
Informazioni
Teatro Civico Compagnia Dimitri / Canessa CUOR DI CONIGLIO Regia: Elisa Canessa Con: Federico Dimitri e Francesco Manenti Collaborazione artistica: Giorgio Rossi Disegno luci Marco Oliani Sound designer: Tommaso Marzini
Informazioni
Teatro Civico
Compagnia Dimitri / Canessa
CUOR DI CONIGLIO
Regia: Elisa Canessa
Con: Federico Dimitri e Francesco Manenti
Collaborazione artistica: Giorgio Rossi
Disegno luci Marco Oliani
Sound designer: Tommaso Marzini Della Ragione
Scenografia e costumi: Matilde Gori / Atelier scenografia Zaches
Produzione: Associazione Sosta Palmizi, Pilar Ternera / Nuovo Teatro delle Commedie e Straligut Teatro
C’era una volta un bambino di nome Vincent, felice e fantasioso, che amava leggere e dare strani nomi alle nuvole, amava i boschi, le carote e gli occhiali da sole. E più di ogni cosa, amava ballare! Ma questa è una fiaba, e come in ogni fiaba, c’è un drago da sconfiggere, il giudizio degli altri, e c’è una Fata Madrina, un coniglio stralunato e strampalato che viaggia assieme a Vincent per imparare a guardare sé stesso e il mondo da una prospettiva nuova e inaspettata.
Cuor di coniglio, attraverso il linguaggio leggero e poetico del teatro fisico e della clownerie, vuole essere un inno alla libertà di essere diversi: ci parla della bellezza che c’è nella fragilità, della necessità di superare la paura del giudizio degli altri e della meraviglia di accettarsi. Mostrandosi, semplicemente, per quel che si è.
Biglietti:
Platea e palchi di I ordine: unico € 6,00
Galleria, palchi di II ordine e loggione: unico € 5,00
Orario
22 Marzo 2026 17:00 - 18:00
Aprile
ven10apr21:00BravePaola Bianchi, Valentina BravettiTeatro Civico21:00
Informazioni
Teatro Civico FESTIVAL DANZA IN RETE FUORI ABBONAMENTO PAOLA BIANCHI VALENTINA BRAVETTI Brave concept e coreografia Paola Bianchi creato e danzato da Valentina Bravetti e Paola Bianchi suono Stefano Murgia disegno luci Paolo
Informazioni
Teatro Civico
FESTIVAL DANZA IN RETE
FUORI ABBONAMENTO
PAOLA BIANCHI
VALENTINA BRAVETTI
Brave
concept e coreografia Paola Bianchi
creato e danzato da Valentina Bravetti e Paola Bianchi
suono Stefano Murgia
disegno luci Paolo Pollo Rodighiero
collaborazione artistica Roberta Nicolai
realizzazione costumi Liana Gervasi
direzione tecnica Luca Giovagnoli
organizzazione: Elisa Nicosanti
un ringraziamento speciale a Davide Fabbri, Luca Giovagnoli, Giacomo Calli
residenza artistica Santarcangelo dei Teatri
si ringrazia: Societas Teatro Comandini in Cesena, AtelierSì
produzione Città di Ebla / Festival Ipercorpo
coproduzione PinDoc
con il contributo di MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì
Durata: 50 minuti senza intervallo
Frutto di un lungo lavoro di ricerca intorno al tema della compresenza di due corpi diversi per abilità e percezione, di un’indagine approfondita sulla relazione, sull’accettazione di limiti invalicabili, Brave nasce da un forte desiderio che non mette in azione i soli corpi sulla scena ma una piccola comunità che accoglie e protegge. Non c’è bravura, non c’è coraggio. C’è determinazione e desiderio. Ci sono due corpi che si incontrano: un corpo che torna in scena dopo otto anni di assenza, e un corpo che cerca una nuova modalità di presenza nella scena.
Brave è parte del progetto di ricerca coreografica ELP di Paola Bianchi, un’indagine sulla relazione tra parola descrittiva e danza attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture. L’analisi delle figure, nella Deposizione di Rosso Fiorentino, che circondano il Cristo in un balletto di mani e di sguardi è diventata l’asse portante di una parte del lavoro coreografico.
Brave è ethos, logos e pathos, cioè il nesso della comunicazione persuasiva secondo Aristotele. Il corpo si modifica, e noi possiamo farne materiale drammaturgico. Assistiamo a una compenetrazione di gesti e sguardi. Le due performer si sollevano con l’aiuto di corde, e danno lentamente armonia al loro battito d’ali spezzate. Annullano, con la bellezza dei loro corpi fragili e il balletto fluttuante delle loro mani agitate, l’illanguidirsi del tempo. E vincono la forza di gravità che cerca invano di inchiodarle a un tempo inerte.
Vincenzo Sardelli, KLP Teatromatrone
Biglietti
Unico €7
Orario
10 Aprile 2026 21:00











